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Un castello a pochi passi dalla città che gode della tranquillità della campagna grazie alla sua posizione privilegiata, con un parco giardino degno di una residenza imperiale.
Il piacere di ospitare abbinato all’arte di ricevere
Il castello Dolfi Ratta (o Villa Dolfi Ratta), un tempo conosciuta anche come Villa De Bosdari, collocata nella periferia san lazzarese, era originariamente circondata da mura merlate che, connesse alle due torri, creavano un aspetto d’insieme similare a quello di un castello: in effetti il primo complesso, risalente ad epoca quattrocentesca, era un lazzaretto e la sua struttura fortificata era stata studiata per assolvere sia a funzioni sanitarie che difensive nei confronti del brigantaggio. Dalle antiche mappe si vede come in origine, nel ‘600, il complesso fosse circondato da un «serraglio» che collegava con mura merlate le torri agli angoli anteriori, creando una vera e propria corte fortificata. Erano i tempi in cui, adibito a lazzaretto, diede il nome “San Lazzaro” al Comune di appartenenza.
La villa nel XVI secolo passò alla ricca famiglia Pavese dei Parati, e in seguito ai conti Grassi, quindi a quelli Pallotta i quali, nel 1730, la vendettero al marchese Ludovico Ratta. Nell’ultima parte del XVIII secolo, la marchesa Maria Dolfi-Ratta, ereditata la struttura, ordinò alcune significative revisioni architettoniche, facendo tra l’altro atterrare le mura difensive. All’inizio degli anni sessanta del Novecento la villa lesionata dalla guerra venne ceduta durante alla famiglia d’imprenditori Borsari, i quali la vendettero nel 1977 agli immobiliaristi Marzaduri che, recuperatola dai guasti della guerra con un restauro durato 10 anni, hanno saputo restituire a queste stanze gli antichi momenti di raffinata convivialità. Eccola tornata all’antico splendore.
Un lungo ed attento lavoro che ha riportato all’antico splendore la villa e gli annessi, con i suoi magnifici alberi, fontane e giardini, per una superficie totale del parco di oltre 180.000 m².
Il parco monumentale, oasi faunistica, abbonda ogni tipo di selvaggina, con fagiani, lepri, ghiandaie, upupe, picchi, pappagalli, tassi, istrici, daini e caprioli.
Un lungo doppio viale funge da accesso dalla via Emilia alla proprietà. L’edificio, di oltre 1.200 m² è formato da un corpo centrale e dalle due torri laterali d’avamposto sopraccitate. L’ingresso è costituito da un ampio loggiato con volta a botte ornata da affreschi rappresentanti scene mitologiche.
L’interno è corredato di decorazioni in stile Luigi XVI e tempere raffiguranti rovine. Nella proprietà si trovano anche un auditorium (con sala di registrazione e proiezioni), una cappella privata approntata nel 1777 e abbellita da stucchi (situata nella torre di levante) e un’antica conserva in mattoni, un’antica ghiacciaia, una particolarissimo e modernissimo campo da tennis e il campo da gioco per le bocce.
Oggi appare come un castello per le due torri di guardia che sopravanzando i lati del corpo centrale, come quinte teatrali, creano un suggestivo colpo d’occhio, rafforzato dall’imponenza dei due lunghi viali alberati che conducono alla villa.
Oltre alla ghiacciaia, il parco della villa conserva importanti essenze arboree e specie arboree secolari, tra le quali un monumentale esemplare di liriodendrum tulipifera.
A due minuti dalla tangenziale, è la location ideale per ogni manifestazione.
Unica per posizione, imponenza e bellezza, con oltre 1200 mq. coperti e 180.000 di parco e giardini, garantisce eventi indimenticabili: la prima scelta per organizzare, vivere e condividere ogni importante ricorrenza.
Il castello si trova a San Lazzaro di Savena, con accesso dalla via Emilia; un doppio viale alberato conduce attraverso la campagna al vasto parco secolare che circonda la struttura caratterizzata dalle due torri.
La villa storica, il parco e i giardini sono parzialmente utilizzati come residenza e occasionalmente per varie tipologie di eventi culturali, mondani ed a scopo benefico.
Visitarla evoca alla memoria il sottile piacere e l’emozione del percepire il lungo tempo passato e scolpito nel luogo, dove riecheggiano tra le note del pianoforte il brusio di mille ricevimenti e feste, che si confondono ora come allora, col il canto degli uccelli e le grida di magnifici pavoni bianchi: è l’atmosfera che ritroviamo semplicemente varcando la soglia della villa.
Fu qui che la marchesa Maria Dolfi Ratta nel 1730 trasformò la sua residenza di campagna nel salotto dell’élite intellettuale bolognese, e fu sempre lei a conferirle l’aspetto architettonico che ammiriamo ai nostri giorni, demolendo le mura di cinta del castello e trasferendo la cappella di famiglia dalla torretta est al lato della loggia dell’edificio principale.
L’attuale proprietà ha dedicato ampi spazi al pubblico per concerti musicali ed eventi di beneficenza che ne richiamano l’antica vocazione. Splendore e passatempo di un secolo, il settecento, che, se pur frivolo e mondano, è stato, come qualcuno ha detto, “il secolo rivoluzionario ancor prima della rivoluzione”.
La cura e la raffinatezza degli’interni ne fanno la scelta ideale per la locazione per aziende e privati, per congressi, convegni, concerti, eventi mondani, convention, feste, matrimoni, ricevimenti e banchetti, guesthouse, fiere, presentazione di prodotti, sfilate e per ogni evento che è e deve essere speciale.
Dettagli
Dimensioni: 1200 mq.
Note aggiuntive
- Anno di Costruzione: 1400 – ristrutturata
- Riscaldamento: cengas
- Classe energetica: esente
- Locazione temporanee per eventi qualificati e cerimonie di prestigio;
- Capienza massima posti a sedere al coperto: 200 persone;
- Sono richieste liste partecipanti, garanzie di sorveglianza e coperture assicurative
- Appartenente all’Associazione Dimore Storiche Italiane
VISITE: Rif. 400 per informazioni ed appuntamenti tel. 051 377757
mail: richieste@ilprogetto.com
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